Come gestire un business portfolio? Quando un business è nella fase esplorativa (explore) e quando in fase di sfruttamento (exploit)? E quali sono i diversi imperativi strategici tra queste due diverse fasi?

Quest’anno è stato pubblicato il nuovo libro di Alexander Osterwalder, “The Invincible Company” (“Migliori modelli di business” nell’edizione italiana). Ricordo che Alexander Osterwalder è l’ideatore di quel noto template, il Business Model Canvas, che consente di rappresentare in maniera semplice, schematica e altamente visiva il modello di business di qualsiasi organizzazione.

In questa prima parte dell’articolo e nel prossimo scoprirai un’efficace rappresentazione di un business portfolio, proposta appunto da Alexander Osterwalder nel libro citato, rappresentazione costruita in relazione a due variabili: ritorno e rischio.

Nella seconda parte dell’articolo comprenderai invece come le metodologie di business design e lean startup possano giocare un ruolo importante nella gestione del business portfolio agendo proprio sulle due variabili.

Per inciso: il libro tratta tematiche molto più ampie, e per chi avesse già apprezzato le precedenti pubblicazioni di Alexander Osterwalder (tra le quali “Creare modelli di business” e “Value proposition design“), invito senz’altro all’acquisto e lettura del “The Invincible Company”.

 

Le due variabili del Business Portfolio: “return” e “risk”.

Ogni business può essere inserito in un quadrante i cui assi (in orizzontale e in verticale) rappresentano la quantificazione di due variabili: return e risk. Queste due variabili hanno però un significato diverso nel caso in cui si parli di nuovi business in lancio (o semplici idee di business) o di business esistenti.

Nel caso di nuovi business che intendiamo lanciare abbiamo:

  • un expected return ovvero il ritorno atteso di un’idea di business
  • un innovation risk ovvero la probabilità che un’idea di business si dimostri fallimentare.

Ed ecco il primo quadrante.business-portfolio-matrice

Diverso è il caso dei business esistenti, dove abbiamo:

  • un return ormai misurabile, quindi la profittabilità effettiva del business
  • un death & disruption risk, ovvero la probabilità che un business esistente vada ad esaurirsi o sia vittima di una disruption che impatta improvvisamente il settore.

Ed ecco il secondo quadrante.

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Business Portfolio: i due quadranti “Explore” e “Exploit”

Nel primo quadrante inseriamo il portafoglio di idee innovative o nuovi business che l’impresa intende concretizzare e trasformare in business funzionanti. E’ chiaramente interesse dell’impresa sviluppare questi business con una una progettazione che incrementi il ritorno atteso (spostandosi verso l’alto) e al contempo riduca il rischio di fallimento dell’innovazione (spostandosi verso destra).

Questo primo quadrante rappresenta un portafoglio di business ancora in divenire (o addirittura di pure  idee di business), ancora in fase di esplorazione, per cui viene definito EXPLORE.

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Nel secondo quadrante invece inseriamo il portafoglio di business esistenti, anche quelli  consolidati/maturi. Per questi è interesse dell’impresa massimizzarne il ritorno effettivo (spostandosi verso l’alto) e al contempo ridurre il più possibile il rischio di estinzione (spostandosi verso destra).

Questo secondo quadrante rappresenta quindi un portafoglio di business già esistenti ed in fase di sfruttamento, e viene definito EXPLOIT.

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La relazione tra il quadrante Explore e il quadrante Exploit nel Business Portfolio

I due quadranti possono essere visti adiacenti, in continuità, ed insieme rappresentano il business portfolio di ogni impresa.

Come avrai intuito, in un percorso ideale un’idea di business nasce nell’angolo in basso a sinistra del quadrante EXPLORE (massimo rischio, basso ritorno atteso), viene rifinita, prototipata, lanciata inizialmente sul mercato, poi rivista, e così facendo si sposta verso l’alto e verso destra del quadrante EXPLORE (minore rischio, alto ritorno atteso).

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Se l’idea di business si traduce in un vero e proprio business “funzionante”, passa allora da EXPLORE a EXPLOIT. Nel secondo quadrante la spinta strategica continua a essere verso l’alto (si migliora sempre di più il ritorno) e verso destra (si riduce il rischio che il business venga ad estinguersi, ad esempio perché spazzato via da una improvvisa disruption).

Naturalmente questo è il percorso ideale – la freccia verde dell’immagine sopra – ma nella realtà accade di tutto: ad esempio nuove idee che muoiono sul nascere, pivot radicale di una startup, declino prematuro di business che sembravano di consolidato successo.

 

Come gestire il Business Portfolio

Come ormai avrai capito, è proprio questa l’utilità della rappresentazione del business portfolio nei due quadranti EXPLORE ed EXPLOIT: come strumento di assessment del business portfolio dell’impresa e per disporre di una visione complessiva e immediata di quanto rischioso e profittevole sia nel suo insieme il business portfolio.

Perché, come immaginerai, il portafoglio ideale è fatto di un insieme di nuove idee di business, di nuovi business appena lanciati sul mercato, business maturi per i quali va contrastato il declino, business che sono al culmine del loro successo…business-portfolio-esempio

Sarebbe infatti un problema serio se un’impresa vedesse i suoi business tutti concentrati ad esempio nel quadrante EXPLORE. E’ quello che ad esempio accade nelle startup, e non a caso il 90% delle startup falliscono nel giro di pochi anni. Infatti la priorità assoluta per ogni startup è spingere rapidamente i suoi business dal quadrante EXPLORE al quadrante EXPLOIT.

Ma sarebbe un problema serio anche se tutti i business dell’impresa fossero concentrati nel quadrante EXPLOIT. Perché allora avremmo un’impresa che non ha un futuro essendo basata su business destinati presto o tardi ad un declino, e nessun nuovo business in sviluppo pronto a sostituirsi ai business declinanti.

Si pensi a quanto è accaduto all’azienda Kodak, leader nel mercato maturo delle pellicole fotografiche, o Blockbuster, leader nella distribuzione di film su supporto fisico. Grandi corporation ma con un business portfolio esclusivamente concentrato nel quadrante EXPLOIT.

Chiarito che la strategia corretta è disporre di un portafoglio bilanciato (concetto, se ci pensi bene, non molto diverso da quello della matrice del Boston Consulting Group), ti chiederai ora: come si gestisce il business portfolio?

E con quali strumenti puoi in concreto pilotare lo spostamento dei business nella direzione ottimale, ovvero verso destra e in alto? E’ qui che entrano in gioco le due metodologie citate all’inizio: business design e lean startup.

Ne parliamo nella seconda parte dell’articolo: ti basta cliccare qui.


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