Grazie ai progetti in sviluppo intorno a Metabrand.tech ho avuto l’opportunità di scoprire Algorand, infrastruttura di blockchain nel cui eco-sistema Metabrand.tech è oggi ufficialmente parte.

Cosa è Algorand? Facciamo un passo indietro, in modo che possa comprendere anche chi non è abituato a districarsi nel “gergo tecnicistico” proprio del mondo cripto. Perché prima occorre capire almeno il concetto di blockchain.

Cos’è una blockchain?

Una blockchain è un database che registra delle transazioni. Come lo fa? Distribuendo i dati di tali transazioni su un ampio network di computer.

Non c’è quindi un unico server nel quale sono depositati tutti i dati, e per questo quando si parla di blockchain si parla di un registro dati decentralizzato. Ma questo presenta dei vantaggi in termini di sicurezza: per modificare (e quindi falsificare) i dati di una transazione “scritta” su una blockchain un hacker dovrebbe ipoteticamente accedere e violare un elevatissimo numero di computer.

A complicare la vita all’hacker, poi, si aggiunge il fatto che i dati sono crittografati e quindi inutilizzabili per chi non sia in possesso della chiave corretta per decriptarli.

A cosa serve una blockchain

La blockchain permette quindi l’iscrizione di dati in maniera immutabile. E potendo una blockchain essere anche pubblica, non solo i dati non sono “aggredibili” da parte degli hackers, ma sono anche trasparenti, consultabili da chiunque.

Questo elevatissimo livello di sicurezza ha permesso alla blockchain di diventare la perfetta infrastruttura quando si debbono gestire oggetti digitali di valore, come ad esempio le valute digitali.

Un esempio di blockchain è quella sottostante il Bitcoin, la criptovaluta più diffusa al mondo. Non vi saranno sfuggite però le polemiche sull’impatto del Bitcoin sull’ambiente, dovute all’elevato consumo energetico. Una transazione in Bitcoin viene registrata e validata su un network di computer, ma questo comporta che per una singola transazione si consumino 930 kWh/txn.

Se ci spostiamo sugli NFT (non-fungible token), i popolari “certificati digitali” che consentono di acquistare e rivendere item digitali, la situazione cambia, e in meglio.

La maggior parte delle transazioni di NFT avviene su una blockchain del tutto diversa, Ethereum, che ha una propria criptovaluta, l’Ether (ETH), e che consuma molto meno: mediamente 70 kWh/txn. In altre parole, occorrerebbero oltre 13 transazioni di NFT per uguagliare il consumo energetico di una sola transazione di Bitcoin.

Prima di proseguire, rispondo immediatamente a una domanda che sarà venuta in mente a molti di voi. Come si può affermare che una blockchain è inviolabile se di quando in quando emergono notizie di manovre speculative orchestrate da personaggi misteriosi per impossessarsi di cifre importanti, o anche di NFT di elevato valore?

La risposta è che si tratta sempre di situazioni nelle quali qualcuno è riuscito a manipolare il mercato, o meglio a manipolare gli algoritmi che regolano certi token finanziari (come nel celebre caso di Terra-Luna).

Oppure – in particolare per gli NFT – è riuscito a ottenere l’accesso a “digital wallet” (portafogli digitali) a causa della disattenzione dell’utente, cosa evitabile con poche semplici regole, in particolare: mai dare accesso al proprio digital wallet ai siti sospetti, il cui link ad esempio ci viene proposto da un misterioso ma intrigante messaggio ricevuto.

Ma mai in assoluto qualcuno ha modificato i dati scritti sulla blockchain, ovvero è riuscito a violare la blockchain stessa.

Cos’è Algorand

In molti hanno tentato di ridurre significativamente il consumo energetico delle transazioni di NFT rispetto a quanto avviene su Ethereum, ad oggi la blockchain dove avvengono la maggior parte delle transazioni nel mercato dei non-fungible token.

Una delle migliori soluzioni identificate è indubbiamente Algorand, nella quale una transazione consuma una quantità inferiore in termini quasi infinitesimali: 0.000008 kWh/txn.

In sostanza, occorrerebbero qualcosa come 8.750.000 transazioni di NFT su Algorand per raggiungere il consumo energetico di una sola transazione su Ethereum.

Il confronto poi con il consumo della blockchain del Bitcoin diventa poi, francamente, assurdo (ma se volete provarci…). Ecco perché Algorand è nota come “the green blockchain”.

Algorand ha una propria criptovaluta, l’ALGO, con la quale si regolano tutte le sue transazioni, come compravendite di NFT o pagamento di gas fee.

Algorand nasce nel 2017 per merito del professor Silvio Micali, brillante informatico italiano tra i massimi specialisti in crittografia a livello internazionale. Originario di Palermo. Micali vive oggi negli Stati Uniti, dove è docente al prestigioso MIT di Boston.

I vantaggi di Algorand

L’aver risolto il problema del consumo energetico ha non solo dei vantaggi per il pianeta ma anche vantaggi per l’utente.

Avete presente quando un collezionista di NFT si trova a pagare, per semplici transazioni, costi di gas fee che in certe fasce orarie e per NFT di minimo valore potrebbero persino superare il prezzo dell’NFT stesso?

Con Algorand il costo del gas fee viene drasticamente ridotto, con notevole e apprezzabile beneficio per il portafoglio dell’utente.

Vi sono inoltre ulteriori importanti aspetti, relativi in particolare alla scalabilità di Algorand (in sostanza, la capacità di “reggere” nel caso di improvvise impennate dei volumi delel transazioni), per i quali rimando alla sezione “Approfondimenti”.

Metabrand e Algorand

Metabrand.tech nasce da una visione degli NFT lontana dai clamori mediatici e dagli eccessi speculativi, e più attenta a creare reale valore intorno ai non-fungible token per gli utenti e per le aziende. In quest’ottica l’aspetto della sostenibilità e più in generale l’attenzione verso i principi ESG sempre più importanti per le imprese non potevano passare, per Metabrand, in secondo piano.

Per questo, per i suoi progetti più innovativi e ambiziosi, tra i quali in particolare la piattaforma Nifty4Fun, Metabrand ha voluto integrarsi nell’ecosistema di Algorand, per uno sviluppo del settore cripto attento ai consumi energetici, ai costi di gas fee per i collezionisti, e alla sicurezza.

Approfondimenti

Circa la sostenibilità ambientale di Algorand: “Sustainable blockchain

Circa Metabrand.tech: sito ufficiale

Per una dettagliata analisi sul funzionamento della blockchain: “Blockchain, cos’è, come funziona

Sul prof. Silvio Micali: wikipedia

 


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