Quali sono i film in DVD più venduti negli ultimi anni?

E qual è il trend? Partendo da una analisi delle copie vendute dal 2006 ad oggi, ho voluto fare alcune considerazioni sul declino in corso nel mercato dell’Home Video nel formato DVD.

 

 

I film in DVD più venduti per ogni anno dal 2006 al 2019

I dati del grafico sottostante sono il numero di copie vendute dal titolo best-seller, quindi il numero uno dell’anno, nel mercato degli Stati Uniti per il periodo 2006-2019. I dati includono anche il formato Blue Ray, apparso sul mercato americano proprio nel 2006.

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Come prevedibile questi film sono stati anche campioni nel box-office nelle sale cinematografiche.

Se andassimo a guardare la classifica del box-office Usa di tutti i tempi, troveremmo al 1° posto Star Wars del 2006 che ha totalizzato in US $ 936 milioni seguito da Avengers Endgame del 2019 con $ 858 milioni, e al 3° posto Avatar del 2010 con $ 749 milioni.

Sulla correlazione strettissima tra la performance in sala e la performance del DVD non v’è dubbio, anzi la si direbbe ovvia, ma attenzione: l’ordine dimensionale è diverso. Ad esempio, il DVD di Frozen del 2014 con oltre 18 milioni di copie è in grado di superare il venduto dei DVD dei tre campioni di incasso prima citati. Questo in quanto nel mercato del DVD i titoli destinati a famiglie con bambini hanno da sempre una marcia in più: i fattori di successo di un film al cinema o nella fruizione home entertainment non sono esattamente gli stessi.

 

Il trend negativo e le cause

A colpo d’occhio si percepisce un trend discendente, nel grafico dei DVD visto sopra. Dopo il 2014 il miglior DVD dell’anno ha venduto sempre intorno ai 4 – 5 milioni di pezzi, meno della metà di quanto totalizzava il miglior DVD dell’anno negli anni precedenti 2006-2014 (mediamente 12.6 milioni).

Fa eccezione Star Wars che nel 2016 ha superato i 7 milioni di pezzi, ma sempre meno della media del periodo 2006-2014.

Frozen è stato un po’ il canto del cigno del settore. Con i suoi 18.1 milioni di copie supera ampiamente ogni film degli anni precedenti (almeno rimanendo nel grafico: negli anni precedenti film come Nemo e Cars hanno venduto oltre 20 milioni di copie). Ma già nell’anno successivo i numeri raggiunti dal “numero uno” tornano a ridimensionarsi, e definitivamente.

Ovviamente i fattori del declino sono molteplici:

– la graduale diffusione dei servizi di TV streaming negli stessi anni (innanzi tutto Netflix, ma anche Amazon Prime Video, Hulu, HBO Max)

– la diffusione dell’acquisto digitale (electronic sell-through) reso possibile su piattaforme come Apple iTunes e Google Play Store

– da non ignorare gli effetti della Grande Recessione del periodo 2007-2013 sui consumi delle famiglie

 

L’andamento del mercato Home Video

Questa analisi fatta non è però un indicatore “puro” del trend del mercato, perché guardando solo ai dati di venduto dei “numeri uno” dell’anno abbiamo un’informazione parziale e distorta del trend.

Sarebbe ad esempio un errore pensare che si sia davvero verificata un’accelerazione del trend negativo del mercato nel 2015. In realtà, guardando all’intero mercato, il declino è stato molto più regolare come è evidente in questo grafico (fonte: CNBC):

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Semmai una caduta importante si è registrata nel 2008 (non nel 2015) e dal 2008 in poi il declino delle copie vendute è stato sostanzialmente continuo. La caduta del 2008 peraltro è fortemente correlata all’inizio della Grande Recessione negli Usa prima citata.

 

Il confronto tra Home Video e i nuovi media digitali

Un ultimo grafico interessante: consideriamo ora il valore dei vari business succedanei dell’Home Video, quali lo streaming televisivo, escludendo quindi altri business relativi ad altri tipi di entertainment experience quali l’ascolto musicale o i videogame (fonte: CNBC)

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Il business dei DVD (la curva verde) ha mostrato negli USA un andamento “a campana”, con un picco nel periodo 2004-2007. Il valore è caduto bruscamente del -26% dal 2007 ($ 15.7 miliardi di valore) al 2008 ($ 11.6 miliardi), ma questo lo avevamo già visto nel grafico precedente.

Il business dello streaming (curva blu) realizza il sorpasso sul DVD nel 2014-2015.

I Blue Ray (curva viola) hanno solo in piccola parte compensato il declino dei DVD, e sono da anni un mercato già maturo.

Il video-on-demand (curva rossa) e le vendite della copia digitale (curva arancione) hanno frenato a pochi anni dalla nascita la loro crescita quale conseguenza dell’impennata dello streaming che li ha sostanzialmente cannibalizzati.

Sarà interessante, non appena saranno disponibili i primi dati completi del 2020, completare l’analisi osservando quanto la pandemia da coronavirus abbia impattato, e in quale direzione, questi trend.

 

 

Un articolo che potrebbe interessarvi è “Cinema, classifica box office globali”  con alcune considerazioni sui film a più alto incasso nel mondo nel 2019. Nell’articolo si azzardano delle ipotesi piuttosto positive sul successo del live-action della Disney “Mulan“, che invece a causa della pandemia è stato distribuito direttamente in streaming sulla piattaforma Disney + nel settembre 2020. 

 


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