L’editoria, un settore spesso considerato (a torto) conservativo, è in realtà un terreno nel quale il digitale da sempre ha potuto esercitare tutta la sua spinta innovativa. In termini di prodotto, la digitalizzazione dei contenuti ha creato il mercato degli e-book, un segmento in continua evoluzione, come dimostrato dal recente fenomeno degli audiolibri. Nella distribuzione, l’e-commerce ha avuto un impatto davvero “disruptive”: si pensi solo che una realtà come Amazon è nata in origine come innovativo retailer online di libri.

E nel marketing?  Qui si potrebbe senz’altro fare molto di più da parte degli editori, certo, tuttavia tale è la forza del digitale che ci ha pensato Internet 2.0 a far cambiare in maniera quasi spontanea le modalità di comunicazione del libro, almeno dalla parte dei…lettori.

Si pensi al fenomeno dei bookblogger: un fenomeno ancora limitato nel nostro paese, ma di assoluto interesse, e che si va evolvendo di continuo. Al punto che ai bookblogger si sono affiancati nel tempo prima i booktuber, attivi su Youtube, e più recentemente i bookstagrammer, attivi su Instagram.

Vediamo in proposito chi sono i bookstagrammer più seguiti in Italia, in una classifica crescente, dal 15° al 1°, per numero di follower.

 

Bookstagrammer italiani: la classifica

Ecco a voi la classifica dei primi 15 per numero di follower, e per ciascuno di questi bookstagrammer anche il link diretto a Instagram per scoprire dal vivo il loro lavoro come “influencer” nel mondo del libro. Rimarrete felicemente sorpresi per la creatività e passione che esprimono nei loro post. Cominciamo dal 15° posto.

 

 

15) @federica.sherwood, 5.882 follower

 

14) @sirgabrylob, 5.976 follower

 

13) @mr.tannus, 6.635 follower

 

12) @lacontessarampante, 8.721 follower

 

11) @il.recensore.ignorante, 10.000 follower

 

10) @lettricegeniale, 10.200 follower

 

9) @icalzinispaiati, 16.800 follower

 

8) @internostorie, 19.200 follower

 

7) @lhascrittounafemmina, 25.100 follower

 

6) @julie.demar, 38.000 follower

 

5) @conamoreesquallore, 39.100 follower

 

4) @petuniaollister, 43.400 follower

 

3) @libriamociblog, 43.900 follower

 

2) @gatsby_books, 50.900 follower

 

1) @tegamini, 95.900 follower

 

 

@tegamini, al secolo Francesca Crescentini

Chi è @tegamini, la bookstagrammer italiana attualmente in cima alla top 15? Francesca Crescentini, nata a Piacenza nel 1985, specializzata in “Economics for Arts, Culture, Media and Entertainment” all’università Bocconi, lavora prima a New York in un’agenzia di pubbliche relazioni, poi a Torino nel marketing della casa editrice Einaudi, e successivamente a Milano ancora nell’editoria e poi come copywriter. Poi, nel 2017, la svolta, quando decide di lavorare come traduttrice e blogger a tempo pieno.

Francesca Crescentini ha raccolto, oltre a un ampio seguito di follower, numerosi riconoscimenti ai Macchianera Internet Awards, ed è stata inserita nel 2018 da Sole24Ore tra i primi dieci bookblogger italiani più influenti. Insomma, c’è un background solido, dietro quella prima posizione in classifica: Francesca ha sviluppato nel tempo un insieme di competenze nell’editoria e nella comunicazione, che combinate le hanno consentito di padroneggiare bene lo strumento di Instagram e svettare in cima alla top 15.

E svettare è il termine giusto, perché tra lei e il 2° in classifica ci sono ben 44.000 follower di differenza. Un distacco molto netto, ma nulla di straordinario, in quanto determinato da un fenomeno probabilistico sottile, quasi impercettibile ma implacabile. Semplificando brutalmente, la legge del “the winner takes it all“.

 

Cosa hanno in comune i bookstagrammer italiani con i campioni mondiali del golf?

E’ interessante osservare la curva dei follower, partendo dal 1° (appunto @tegamini) al 15° della classifica. La curva, come noterete, mostra come il distacco in termini di numero di follower dei bookstagrammer in cima alla classifica sia molto netto: come abbiamo detto, ben 44.000 follower separano il 1° dal 2°. Poi, 7.500 follower separano il 2° dal 3°.

Ma più scendiamo, più la differenza tendenzialmente si riduce, con la conseguenza che nella parte bassa la curva diventa quasi appiattita, in quanto solo una manciata di follower, poche centinaia, separa i vari bookstagrammer.

 

classifica bookstagrammer

 

Questa curva di concentrazione viene osservata in numerosi casi. E’ infatti comune osservare che quanto più si è in alto in una classifica, tanto più si staccano significativamente tutti gli altri, anche chi segue subito dopo.

Osservando una classifica dei guadagni dei campioni dello sport, sia che si tratti di golf o di basket o di calcio, o una classifica degli incassi dei blockbuster cinematografici, o una classifica delle vendite di libri, o una classifica di downloads di brani musicali digitali, si noterà molto frequentemente che la curva è molto più ripida nelle primissime posizioni, e si appiattisce man mano che ci si sposta in basso.

Facciamo un esempio concreto. Proviamo a mettere in ordine decrescente i migliori golfisti al mondo in base ai guadagni cumulati realizzati nell’intera carriera nei due maggiori circuiti di tornei al mondo, il PGA Tour e l’European Tour. Guardate la curva: vi ricorda qualcosa?

 

classifica golfisti

Nuovamente siamo di fronte a una curva estremamente ripida all’inizio, per poi gradualmente appiattirsi. Anche qui abbiamo un numero uno, il super-campione Tiger Woods, che ha realizzato nel corso dell’intera carriera $ 122,5 milioni staccando il secondo, Phil Mickelson, di ben $ 27,9 milioni. La differenza tra il secondo classificato e terzo, Vijay Singh? Prevedibilmente un po’ meno: $ 18,7 milioni. Tra il terzo e il quarto? Ancor meno: $ 5,2 milioni. Man mano che si scende nella classifica, i “delta” diventano sempre meno significativi, riducendosi a differenze intorno a 1 milione di dollari. Proprio come il numero dei follower dei bookstagrammer italiani.

Approfondiremo cause ed effetti di questa “bizzarria” probabilistica in un’altra occasione, essendo un fenomeno  straordinariamente interessante e con delle implicazioni importanti anche nelle strategie di marketing. Per ora limitiamoci a osservare che anche la top 15 dei bookstagrammer italiani risponde alle stesse logiche di altre classifiche nelle quali il successo genera un successo incrementale: chi è in cima, è seriamente in cima e stacca pesantemente chi segue, mentre spostandosi più in basso, si supera chi è dietro in maniera gradualmente più limitata.

E a osservare che i bookstagrammer italiani stanno tutti facendo un lavoro egregio nel comunicare, anche sui media più attuali, il valore del libro e il piacere della lettura, raggiungendo nuove generazioni di lettori!

 


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